UNA SCELTA DIFFICILE – UN COLLOQUIO CHE DEVE AIUTARE E NON ALLONTANARE – L’INIZIO DEL PERCORSO DEVE INIZIARE CON LA VIA GIUSTA. LEGGI E SAI QUAL E’.
Figlia unica, Teresa, che si reca in visita di pre-colloquio per inserire la propria madre in casa di riposo. Madre malata da 10 anni di demenza ingravescente, assistita da 8 anni da badante sulle ore diurne (la figlia lavora), per le ore restanti ci pensa la figlia. La madre non riconosce più la sigra Teresa, non riconosce casa, spesso è aggressiva, di notte non dorme ma vaga per la casa; la figlia ha fatto di tutto per tenerla con sé il più possibile, ma ora le hanno diagnosticato un tumore al seno per cui dovrà fare intervento, radio e chemio e non sarà in grado di assistere la madre come ha fatto finora; ha anche una bimba di 5 anni a cui deve badare.
MODALITA’ 1
Paolo: “Buongiorno, si sieda. Allora lei è la sgra Teresa Muro. Sua mamma non l’ha portata?”
Figlia: “non sono riuscita”
Paolo: “Ha compilato la domanda?
“si”
Guardi, qua manca la firma.
“ecco” (pone la firma su un foglio che le viene presentato)
(ALERT: BUROCRAZIA)

Paolo: “Poi c’era tutta una lista di documenti da portare nella mail, ce li ha per caso?”
Figlia: “non tutti, ecco ho questo questo… questo si… questo mi manca…”
Paolo: “Bene, ok, abbiamo quasi tutto, manca la documentazione dei redditi del familiare, cioè suoi.”
Figlia: “ah si, domani glieli mando via mail”
Paolo: “La mamma sa di entrare in una casa di riposo? Sarebbe meglio dirglielo. “
Figlia: “no, non gliel’ho ancora detto… dubito che la prenda bene… o forse non ricorderà credo, ma provo a dirglielo”
ALERT: DIRITTI DELL’ANZIANO (RISPETTO DELLA VOLONTA’, DIRITTO ALL’INFORMAZIONE)

Paolo: “Va bene, in caso la inseriamo in un corridoio con porte allarmate così non scappa. Eventuali contenzioni lei le accetta?”
Figlia: “in che senso contenzioni?”
Paolo: “Spondine, fasce addominali queste cose qua…”
ALERT: ELIMINAZIONE DELLE CONTENZIONI DAI LUOGHI DI CURA

Figlia: “ma mia mamma cammina..”
Paolo: “Si, va bene, ma non si sa mai che entrando qua si agita e dobbiamo applicarle..”
Figlia: “oddio…sapete voi…siete voi i professionisti….”
ALERT: CONDIVISIONE DEL PROGETTO – NON E’ PIU’ ACCETTABILE UN ATTEGGIAMENTO PATERNALISTICO MA E’ NECESSARIA ALLEANZA TERAPEUTICA

Paolo: “Nel certificato medico trovo già riportate tutte le patologie e tutti i farmaci, me li conferma?”
Figlia: “si si…”
Paolo: “Non prende nulla al bisogno? La notte, per tranquillizzarsi?”
Figlia: “oddio, no.. io di solito la notte se la vedo un po’ irrequieta le faccio fare due passi a braccetto, la accompagno in bagno , a volte le faccio una camomilla, le parlo a volte di mio papà e si tranquillizza e torna a letto”
Paolo: “Bon sa, qua non si sa come andrà, magari è meglio che ci facciamo gia inserire all’ingresso qualche benzodiazepina al bisogno la sera… comunque queste cose vedremo quando entra. Va bene?”
ALERT: BDZ SONO UN FARMACO DA EVITARE NELL’ETA’ ANZIANA

Figlia: “…si…si….siete voi i professionisti…”
Paolo: “Bene, quando abbiamo il posto la chiamiamo, arrivederci.”
MODALITA’ 2
Paolo: “Buongiorno signora come sta? Sappiamo che questo è sempre un primo passo importante, vuole raccontarci la vostra storia, come è arrivata a fare domanda presso la nostra struttura?”
Figlia: “Io non avrei mai pensato di portare mia mamma in una struttura, ma purtroppo mi sono ammalata e devo affrontare un periodo difficile, ho anche una bimba di 5 anni , mi aiuta tanto mio marito, ma non credo di riuscire a continuare a non dormire come sto facendo ora per la mamma…magari per un periodo. Volevo anche portare la mamma qui oggi come mi avevate consigliato, ma purtroppo oggi non stava tanto bene, aveva qualche linea di febbre.”
Paolo: Non si preoccupi, intanto ci conosciamo noi poi nel caso potremmo fare anche un ulteriore colloquio.
(PRO: GENTILEZZA)

Sono stati tanto duri questi anni ultimi anni a casa con la mamma?
Figlia: Si sono stati difficili, però avere mia mamma in casa per me era comunque preziosa…con mia figlia tornava quasi normale, forse vedeva me in lei e la coccolava sempre, la accarezzava…e le dava sempre soldi che aveva nascosto in casa
Paolo: “La mamma ride mai, ha mai trovato il modo di farla sorridere? Com’è generalmente come umore?“
(PRO: CONOSCENZA)

Figlia: Ah.. Con mia figlia ride sempre …non so neanche cosa si raccontavano perché parlano fitto fitto …e poi entrambe scoppiavano a ridere come matte… non la vedevo mai ridere cosi neanche con me quando ero più giovane, sono fin quasi gelosa a volte! A parte questi momenti con la piccola, è però per lo più alquanto depressa… sembra quasi apatica..guarda fisso davanti a se e sembra preferire non interagire se proprio non stimolata.
Paolo: Le persone che vivono con demenza, hanno un mondo dentro di sentimenti, possono come vedere offuscate le cose o le persone, ma percepiscono le loro emozioni, più lei ci aiuta ad entrare in contatto con queste emozioni nascoste, più troveremo anche noi un aggancio con lei. E naturalmente anche le visite di sua figlia saranno più che gradite da noi, ma soprattutto da sua mamma!
(PRO: EMPATIA)

Figlia: Certo! Mia figlia mi ha anche chiesto se potrà dormire con la nonna anche nella sua nuova casa! La porterò sicuramente spesso a trovarla!
Paolo: Come pensa che la mamma possa trovarsi da noi? Il primo periodo è possibile che sia il più difficile, ma con il suo aiuto, e supporto dalla nipote, da altri affetti, riusciremo insieme a trovare la strada.
(PRO: OTTIMISMO)

Ora approfondiamo altri aspetti di salute, di alimentazione, di mobilità… lei mi dica pure quello che sa, poi naturalmente ulteriori informazioni le prenderemo direttamente da sua mamma.”
In questi momenti difficili, dovremmo sempre trovare persone delicate, gentili e competenti. L’inserimento corretto della persona anziana in una casa di riposo inizia già prima del ricovero. La persona e i suoi familiari vanno accolti, gli va tesa la mano. E tale atteggiamento dovrà proseguire anche dopo l’ingresso. Ma questo lo vedremo nei prossimi post.


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