Signora di 90 anni, compiuti da poco. La vado a visitare e, come sempre faccio, le chiedo per prima cosa come sta.
“Male”, mi risponde, e inizia a spiegarmi i motivi di tale risposta. Quasi subito si interrompe e mi guarda preoccupata chiedendomi: “Ha un attimo di tempo?” .
Mi ha colpito questa domanda: sapendo che il suo racconto sarebbe durato un po’ , voleva sapere se potevo ascoltarla, se poteva avere un po’ del mio tempo, se ero di fretta o se poteva sfogarsi con me. E non ci si può aprire con chi va di fretta.
Sapete già la mia risposta, e così – con voce stanca e flebile di una vecchiaia inoltrata – mi racconta che 8 anni prima aveva perso il marito che aveva assistito per 25 anni con l’Alzheimer … era stata dura; poi negli ultimi anni aveva perso un figlio di un brutto male, e ora doveva pesare sul figlio rimasto facendogli spendere un sacco di soldi per trovarle una badante.
Non dovrebbe avere queste preoccupazioni una signora della sua età, ne ha gia affrontate tante. Dovrebbe essere l’età del riposo, dell’affetto, della serenità, forse anche della preparazione per il viaggio verso lidi migliori. E invece pensava al costo giornaliero della badante che suo figlio avrebbe dovuto sostenere a causa sua. Una mamma pensa al proprio figlio sempre, anche quando è questo – ormai pensionato – che si occupa di lei.
Buona festa della mamma anche a questa splendida signora.
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